[vc_row][vc_column][vc_column_text]Ecobonus 2018: incentivi per lo smaltimento dell’amianto
I costi per lo smaltimento dell’amianto rappresentano per molti cittadini ed imprese un ostacolo alla decisione di liberarsi definitivamente di questo pericolo tuttora esistente per la nostra salute.
Fuori legge in Italia dai primi anni ‘90, l’amianto, infatti, può ancora oggi essere rinvenuto in serbatoi , canne fumarie, tubature, rivestimenti di tetti e garage e vecchie caldaie.
La buona notizia che vogliamo comunicare a chi legge questa pagina, è che per tutto il 2018 chi intende rimuovere l’amianto presente nelle proprie abitazioni e o nelle proprie imprese può godere di agevolazioni fiscali consistenti.
AGEVOLAZIONE FISCALE DEL 50% PER LA BONIFICA DELL’AMIANTO
Chi vuol procedere alla rimozione dell’amianto può per tutto il 2018 usufruire di una detrazione fiscale pari al 50% prevista per gli interventi di ristrutturazione edilizia per un limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare residenziale (anche parti comuni di edificio residenziale). Tale detrazione, come specificato dalla Agenzia per le Entrate, deve essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Possono beneficiare della detrazione al 50% non solo i proprietari degli immobili, ma anche gli inquilini o i comodatari. In dettaglio, gli aventi diritto sono:
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il proprietario o il nudo proprietario
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il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
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l’inquilino o il comodatario
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i soci di cooperative divise e indivise
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i soci delle società semplici
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gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
Per usufruire della detrazione, bisogna:
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inviare, quando prevista, all’ASP, prima di iniziare i lavori, una comunicazione con raccomandata A.R., eccetto nei casi in cui la normativa per la sicurezza nei cantieri non preveda l’obbligo di notifica preliminare alla ASP
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pagare le spese relative alla rimozione dell’amianto con bonifico bancario o postale, dove bisogna indicare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale o la partita Iva dell’azienda che ha rimosso l’amianto
Inoltre, per il servizio di rimozione amianto si può usufruire dell’aliquota Iva al 10%
AGEVOLAZIONE FISCALE DEL 65% PER INTERVENTI DI BONIFICA AMIANTO CHE PREVEDANO ANCHE LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA
Come per le ristrutturazioni la detrazione deve essere ripartita in dieci rate annuali.
In questo caso si tratta di una detrazione dall’Irpef o dall’Ires per quegli interventi in cui non solo si rimuova l’amianto, ma contestualmente si aumenti il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti.
È il caso, per esempio, di una rimozione di un tetto in cemento-amianto e della successiva installazione di un tetto coibentato che consenta un risparmio energetico, oppure dell’installazione di una nuova caldaia a basso impatto energetico in sostituzione di un vecchio impianto con canna fumaria in amianto.
Per usufruire della detrazione:
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il pagamento deve essere effettuato con bonifico bancario o postale dove vanno indicati la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale della ditta che ha effettuato i lavori.
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per la riqualificazione di edifici esistenti è necessario essere in possesso della certificazione energetica dell’immobile, qualora introdotta dalla Regione o dall’ente locale, ovvero, negli altri casi, di un “attestato di qualificazione energetica”, rilasciato da un professionista abilitato.
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è necessario trasmettere all’Enea, entro 90 giorni dal termine dei lavori ed in via telematica, una scheda riepilogativa degli interventi realizzati e copia dell’attestato di qualificazione energetica.
Per ottenere maggiori informazioni potete compilare il modulo a fianco e saremo lieti di ricontattarvi nel minor tempo possibile![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]